Processo civile telematico

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Il deposito telematico presso gli uffici UNEP

In questo articolo approfondiamo quali sono le procedure per il deposito telematico presso gli Uffici Notificazioni Esecuzioni e Protesti secondo le novità introdotte dalla Riforma Cartabia.

Con l’introduzione della così detta “Riforma Cartabia”, si è predisposto il terreno per l’avvio della digitalizzazione delle procedure di deposito presso gli Uffici Notificazioni Esecuzioni e Protesti; ciò, da un lato, con l’introduzione dell’art. 149 bis c.p.c. – oggi non ancora pienamente attuato – che introduce l’obbligo delle notificazioni via PEC anche per l’Ufficiale Giudiziario che – ad esempio – si accinga a notificare un pignoramento presso terzi o altra comunicazione a soggetto dotato obbligatoriamente di indirizzo PEC.

Dall’altro con la facoltà – oggi concessa dall’art. 196-decies disp. att. c.p.c. – per il Difensore di attestare la conformità anche di atti e provvedimenti indirizzati all’UNEP e non solo a Tribunali, Corti d’Appello e Corte di Cassazione.

Nonostante non vi sia, ad oggi, alcun obbligo di deposito telematico di atti da notificarsi presso gli Ufficiali Giudiziari, sono già in corso numerose sperimentazioni volte a promuovere l’utilizzo dello strumento telematico presso detti uffici.

Sicuramente la procedura al momento più utilizzata è quella della richiesta digitale dei beni da pignorare, prevista dall’art. 492-bis del codice di procedura civile e che, a seguito della Riforma Cartabia, ha cambiato – appunto – destinatario, passando dal Tribunale all’UNEP.

Tutto ciò premesso, è da sottolinearsi come gli schemi ministeriali per i depositi telematici siano già stati approntati e anzi, recentissimamente, aggiornati (si veda la news del 15 febbraio 2024 presente sul Portale dei Servizi Telematici del Ministero della Giustizia) per permettere alle software house di rendere operativi i propri programmi di deposito telematico.

La procedura di redazione e invio della busta telematica è del tutto analoga a quella prevista per il sistema civile, ma si raccomanda a tutti gli avvocati di informarsi preventivamente presso l’UNEP destinatario di quali tipologie di depositi siano già accettate e operative presso il singolo ufficio di riferimento.

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