Conservatori accreditati a quota 46
Continua a crescere il numero dei conservatori accreditati, e dopo poco più di un anno dalla istituzione dell’apposito elenco, ad oggi vi sono ben 46 conservatori accreditati.
Costoro sono conservatori conformi alle disposizioni di cui all’art.44-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale, ove testualmente recita che:“I soggetti pubblici e privati che svolgono attività di conservazione dei documenti informatici e di certificazione dei relativi processi anche per conto di terzi ed intendono conseguire il riconoscimento del possesso dei requisiti del livello più elevato, in termini di qualità e di sicurezza, chiedono l’accreditamento presso DigitPA”.
Va rilevato che nel caso in cui un’organizzazione intenda affidare il servizio di conservazione digitale dei propri documenti ad un conservatore esterno, l’impiego del conservatore accreditato è obbligatorio solo per le pubbliche amministrazioni (PA), mentre per i privati non vi è quest’obbligo, e quindi per esempio gli studi professionali potranno svolgere un servizio di conservazione digitale dei documenti fiscali per conto dei propri clienti purchè non PA.
E’ utile poi ricordare, così come indicato nelle “Linee guida sulla conservazione dei documenti informatici” pubblicate da AgID lo scorso Dicembre, il diverso modello organizzativo che contraddistingue il conservatore accreditato dai restanti conservatori. Mentre infatti in caso di conservazione digitale affidata ad un conservatore accreditato l’azienda cliente deve nominare internamente il Responsabile della conservazione (all’interno del conservatore accreditato vi è la diversa figura del Responsabile del servizio di conservazione), in caso di conservazione digitale affidata ad un conservatore non accreditato, ad oggi non vi è alcun obbligo di adottare tale modello organizzativo, e quindi il conservatore potrà assumere il ruolo di responsabile della conservazione.
Link: www.agid.gov.it
A cura di Umberto Zanini, Dottore Commercialista e Revisore Legale