Processo civile telematico

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Obbligatorietà del deposito telematico nell’ambito Codice della crisi di impresa e aggiornamento degli schemi

Il deposito telematico degli atti e dei documenti nell’ambito delle procedure relative al Codice della crisi d’impresa è diventato immediatamente obbligatorio con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi portando con sé numerosi disservizi. In questo articolo il punto della situazione su queste procedure.

Come già preannunciato in questo articolo, lo scorso 15 luglio 2022 è entrato in vigore il c.d. “Codice della crisi d’impresa”, che è andato a sostituire le attuali procedure concorsuali previste nel nostro ordinamento.

Contrariamente a quanto avvenuto in passato per i depositi telematici negli ambiti civili, penali e amministrativi, non è stato previsto dal legislatore un periodo di così detto “doppio binario” per il deposito degli atti in queste nuove procedure, essendo già stata data attuazione alla modifica introdotta dal Decreto Legislativo del 12 gennaio 2019 – n. 14, che – all’art. 360 – aveva già espressamente previsto e attuato la modifica dell’art. 16bis del D.L. 179/2012, con la quale si stabiliva – già a decorrere dallo scorso 15 luglio 2022 – l’obbligatorietà della trasmissione di atti e documenti nell’ambito delle procedure relative al Codice della crisi d’impresa.

Tale “immediata obbligatorietà” del deposito telematico ha, purtroppo, già portato a numerosi disservizi e problematiche relativi all’apertura delle nuove procedure concorsuali, ciò a causa di schemi ministeriali (ossia gli schemi atto utilizzati per la trasmissione alle cancellerie) ancora non sufficientemente testati o, comunque, non del tutto aderenti alle specifiche singole procedure previste dal CCI.

Tali problematiche hanno comportato la necessità, per il Ministero di Giustizia, di emanare delle direttive interne per i cancellieri (reperibili a questo link https://www.ordineforense.re.it/sites/default/files/uploaded_files/Note_Informative__nuove_funzionalit%EF%BF%BD_SICID_SIECIC_CONSOLLE_Crisi_di_Impresa.pdf) volte a omologare la gestione dei depositi per tutte le cancellerie dei nostri tribunali.

Oltre a ciò, la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati, sta portando avanti una seria revisione degli schemi atto, al fine di eliminare piccoli bug che attualmente rendono più complessa la trasmissione degli atti agli uffici giudiziari.

Anche nella scorsa settimana, ad esempio, sono stati rilasciati nuovi schemi atto (come riportato in questa news – https://pst.giustizia.it/PST/resources/cms/documents/modifiche_XSD_settembre2022.pdf – presente nel portale dei servizi telematici) destinati a eliminare alcune delle problematiche riscontrate in questi mesi. Si auspica che il Ministero, in tempi tecnici accettabili, riesca a risolvere i problemi più urgenti in tema di deposito nell’ambito del Codice della Crisi di impresa, nonché a limare e rendere maggiormente snelle e performanti, le attività di redazione delle buste telematiche.

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