Obbligo di deposito telematico dinanzi al Giudice di Pace
A partire dal 30 giugno 2023 il deposito telematico sarà obbligatorio anche presso il Giudice di Pace. La Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati ha già avviato una sorta di sperimentazione su questa nuova modalità di deposito. Vediamo di cosa si tratta.
Come è noto, a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 10 ottobre 2022 n. 149 (così detta “Riforma Cartabia”), emanato in attuazione della legge delega 26 novembre 2021, n. 206, sono stati modificati buona parte degli articoli del nostro codice di rito e, in particolare, la normativa in materia di Processo Civile Telematico è stata in gran parte traslata proprio all’interno del codice stesso.
Il neo introdotto articolo 196-quater delle disposizioni attuative al codice di procedura civile, prevede oggi un generalizzato obbligo di deposito telematico dinanzi a tutti gli uffici giudiziari civili.
Tale norma, che per Tribunali e Corti d’Appello è di fatto già entrata in vigore, vedrà piena operatività a partire dal prossimo 30 giugno quando, anche per gli uffici del Giudice di Pace, diventerà operativo il Processo Civile Telematico.
L’art. 35 comma III del D. Lsg 149/2022, specifica infatti che: “Davanti ai medesimi uffici [Giudice di Pace, Tribunale dei minorenni e Tribunali delle acque pubbliche n.d.r.], le disposizioni previste dal capo I del titolo V-ter delle citate disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile e disposizioni transitorie, introdotto dal presente decreto, si applicano a decorrere dal 30 giugno 2023 anche ai procedimenti pendenti a tale data.”
A decorrere dal 30 giugno 2023, come detto, non sarà quindi più possibile effettuare depositi cartacei dinanzi al Giudice di Pace, questo sia per quanto riguarda i nuovi procedimenti, sia per quelli già pendenti in questa data.
In vista di questa piccola grande rivoluzione, la DGSIA ha già rilasciato i certificati di cifratura di detti uffici, necessari per elaborare e trasmettere le buste telematiche in modo corretto, e ha avviato altresì anche una sorta di sperimentazione a doppio binario. Ad oggi, infatti, è già possibile sperimentare il deposito telematico presso gli uffici del Giudice di Pace, questo senza necessità di previo censimento o autorizzazione da parte del difensore; detto deposito, però, non avrà di fatto alcun valore legale in questa fase sperimentale, essendo sempre necessario depositare successivamente l’atto in originale cartaceo. Questo strumento, in ogni caso, risulta particolarmente utile per iniziare a prendere dimestichezza con i nuovi depositi che, come detto, dal 30 giugno saranno possibili solo in forma digitale.