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31 ottobre 2017 – Interruzione dei servizi informatici del settore civile

Con notizia dello scorso 27 ottobre 2017 – integralmente reperibile a questo link – la Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia ha annunciato il fermo di tutti i servizi informatici del settore civile: “Si comunica che, al fine di consentire l’installazione di urgenti e improcrastinabili modifiche correttive sui sistemi informativi della giustizia civile si procederà alla interruzione degli stessi con le seguenti modalità temporali:

  • per tutti gli uffici giudiziari dei distretti di Corte di Appello dell’intero territorio nazionale compresi i Giudici di Pace dalle ore 13:00 del giorno 31 ottobre e sino, presumibilmente, alle ore 08:00 del giorno 2 novembre c.a.”

Si tratta, a tutti gli effetti, di uno dei pochissimi casi di interruzione delle funzionalità del PCT in giorno lavorativo. I fermi dei sistemi, infatti, vengono solitamente previsti nel corso del week end e – comunque – al massimo dopo le ore 20.00 del venerdì.
In questo caso, data l’urgenza degli interventi previsti, il fermo è stato anticipato alle ore 13.00 del 31 ottobre 2017, che è giorno prefestivo.
Gli interventi, con tutta probabilità, riguarderanno la risoluzione di alcuni errori nel deposito che molti professionisti hanno sperimentato a seguito dell’installazione degli ultimi aggiornamenti evolutivi, quali – ad esempio – l’impossibilità di depositare perché “non abilitati al processo civile telematico”.
Molti avvocati, infatti, hanno ricevuto questo tipo di messaggio nel corso delle ultime due settimane, messaggio che – però – non corrispondeva ad una vera e propria cancellazione dell’anagrafica del professionista dal Reginde quanto, semmai, ad un errore momentaneo del sistema.
Il medesimo deposito effettuato pochi minuti dopo, infatti, veniva regolarmente accettato dal sistema.
Si ricorda, in ogni caso, che i servizi di posta elettronica certificata del Ministero rimarranno comunque funzionanti e che si potrà quindi, in caso di estrema necessità, provvedere al deposito telematico anche durante il periodo di stop. In quest’ultimo caso il professionista depositante si vedrà recapitare unicamente le prime due ricevute del deposito e non anche la terza, che sarà invece generata al momento del riavvio dei sistemi.
 
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico

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