Le modalità “tradizionali” di pagamento del contributo annoverano:
- pagamento mediante modello F23, presso gli sportelli delle banche e di Poste Italiane S.p.A.:
- pagamento mediante acquisto del contrassegno presso le rivendite autorizzate di generi di monopolio e di valori bollati, da apporre successivamente sul modello di Comunicazione di versamento del Contributo Unificato;
- pagamento tramite conto corrente postale n° 1010376927, intestato a “Tesoreria di Viterbo – Contributo Processo Tributario art. 37 D.L. 98/2011”.
Queste modalità, per così dire, “sopravvivono” all’avvento del processo tributario telematico e la normativa vigente prevede che tanto le ricevute del modello F23 e del conto corrente postale quanto il “Modello di comunicazione del versamento del Contributo unificato” sul quale apporre il contrassegno debbano essere scansionati, in formato PDF-A 1a o 1b, e successivamente sottoscritti digitalmente dal difensore prima di essere “caricati” in fase di costituzione in giudizio.
In sostanza, il “caricamento” della documentazione attestante l’assolvimento del contributo unificato non differisce in nulla da qualsiasi altro allegato, soprattutto in termini di standard del formato ammesso e della necessità di sottoscrizione digitale.
Per il difensore suggeriamo di prestare attenzione alla “scomodità” di assolvere il CUT mediante contrassegno, giacché è fatto obbligo al professionista, successivamente all’avvenuta costituzione in giudizio, di recapitare “fisicamente” il modello di comunicazione del versamento alla competente Commissione Tributaria.
In alternativa alle modalità appena descritte e con l’avvento del procedimento telematico è stata aggiunta la possibilità di assolvere al pagamento del CUT il pagamento del CUT tramite il sistema “pagoPA”, direttamente raggiungibile dall’area riservata del PTT: una modalità spedita che permette l’abbinamento automatico del pagamento al ricorso presentato, in sostanza mediante l’aggancio al numero di iscrizione a ruolo del ricorso o dell’appello, senza ulteriori adempimenti dell’utente.
Il pagamento tramite il servizio “pagoPA” è possibile tanto nel corso dell’operazione di costituzione in giudizio quanto successivamente.
Nel primo caso, al momento del rilascio del messaggio PEC con il quale viene comunicato al difensore il numero di RGR/RGA, lo stesso recherà il link PAGOPA che permette il pagamento contestuale del CUT che risulterà automaticamente associato al relativo numero di RGR/RGA.
Nel secondo caso, ossia in un momento non contestuale all’iscrizione a ruolo, il pagamento è possibile attivando il servizio PagoPA presente tra i servizi della propria “Area personale”, con la necessità di inserire il numero RGR/RGA per il quale si intende effettuare il versamento del CUT, come da schermata che segue:
Infine, chiudiamo con una delle utilità attualmente fornite dal sito istituzionale, ossia la possibilità di consultare i pagamenti del CUT effettuati, corredato da chiavi di ricerca che vanno dalla Regione alla Commissione con l’evidenza, necessaria, del numero di Registro generale – RGR o RGA – e della tipologia di atto.