Innovazione digitale

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Mobile e Intelligenza Artificiale

Tra tendenze in atto e sviluppi futuri
 
Dal 2013 al 2016 le persone connesse a Internet in Italia con un dispositivo mobile sono cresciute del 45,3%, raggiungendo i 36,4 milioni.
Mobile First è la regola d’oro, la parola chiave che domina in ogni strategia di mobile marketing e soprattutto nell’evoluzione e applicazione dell’intelligenza artificiale.
Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è sicuramente il Deep Learning ovvero “apprendimento profondo”, che da un po’ è oggetto di attenzione da parte di Google e Facebook. L’obiettivo è mettere a punto software ed algoritmi in grado di imitare i flussi cerebrali per entrare così in profondità nei contenuti online.
Nel caso di Facebook è stato creato DeepText, un sistema di elaborazione del linguaggio in grado di comprendere l’argomento di uno specifico post e interpretare il significato delle parole che lo compongono.
Mentre Google, con Project Tango ha voluto far acquisire ai dispositivi mobili la capacità umana di comprendere lo spazio e il movimento utilizzando tre metodi principali: rilevamento del movimento, riconoscimento dello spazio e percezione della profondità. Ciò significa che un dispositivo Project Tango può monitorare il suo movimento e orientamento all’interno di un qualunque spazio tridimensionale.
 
Seguono per importanza e diffusione il riconoscimento vocale e la realtà aumentata, ossia l’idea di poter far interagire i nostri smartphone con la realtà creando una quarta dimensione, la cui applicazione di successo è stata sicuramente il gioco Pokemon Go.
 
Si parla molto anche di tecniche biometriche, in particolare in relazione alle app pensate per la protezione dei dati sensibili e finalizzate a identificare una persona sulla base delle sue caratteristiche fisiologiche o comportamentali.
Da non sottovalutare il bluetooth che, nelle sue evoluzioni 4.0 e 5.0, migliorerà sempre di più l’aspetto dell’interconnessione tra i dispositivi permettendo di comandare tutti gli apparecchi di casa tramite lo smartphone.
E a proposito di domotica, sicuramente non è passato inosservato Jarvis, l’assistente personale per la casa che arriva direttamente da Facebook. Battezzato con il nome del maggiordomo di Iron Man, Jarvis è stato integrato nell’impianto domotico della casa di Zuckerberg, consentendogli di gestire dalle luci agli elettrodomestici passando per la musica, sia da pc che da mobile.
A differenza dei sistemi sviluppati da Google, Amazon e Apple, Jarvis presenta la capacità di interagire con l’utente utilizzando il linguaggio naturale e di apprendere dalle sue abitudini.
Infatti, mentre Apple ha lanciato HomeKit, un’app che mette in comunicazione i vari dispositivi presenti in casa con il proprio smartphone, Google ha dato vita a Project Brillo, una piattaforma operativa per l’Internet of Things per creare una casa smart che prende il nome dalle spugnette abrasive rese celebri negli anni Sessanta da Andy Warhol.
Per concludere, guardiamo alla Realtà Virtuale e restiamo sempre su Google e l’app Cardboard, primo passo verso la realtà virtuale da smartphone Android o iPhone. Utilizzando un qualunque visore compatibile con questa app è infatti possibile vivere delle esperienze immersive in vari contesti, dalle opere d’arte ai luoghi impossibili da visitare.
 
Anche se le nostre indicazioni si fermano qui, novità ed evoluzioni sul tema sono all’ordine del giorno. Ma se volete approfondire l’argomento, consigliamo due articoli sull’e-commerce vocale e sui chatbot.
 
 
 
 
Idee digitali è la nuova rubrica del portale Sistemiamo l’Italia, pensata con l’obiettivo di offrire agli studi professionali e alle PMI consigli utili su come utilizzare i social network e sfruttare le possibilità offerte dal web per migliorare la comunicazione digitale, apportando vantaggi alla propria professione.
A cura di Eggers 2.0.

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