Volontari del Soccorso alpino: rivalutata l’indennità
Come ogni anno, con un apposito decreto ministeriale, è stata rivalutata la somma di riferimento da prendere a base per il calcolo dell’indennità economica giornaliera spettante ai volontari del CNSAS che siano lavoratori autonomi.
Per lo svolgimento delle attività del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico – sia quelle di esercitazione che quelle di soccorso vero e proprio – i volontari hanno diritto di assentarsi dal lavoro mantenendo il posto di lavoro e la retribuzione piena, che è anticipata dal datore, il quale può poi chiederne il rimborso all’istituto previdenziale al quale è iscritto il lavoratore.
In particolare, per quanto concerne la durata prevista per l’assenza del lavoratore dal servizio, essa è così disciplinata:
- se si tratta di esercitazione: l’astensione dal lavoro copre tutta la giornata o le giornate;
- se si tratta di soccorso a persone infortunate o in pericolo, ovvero del recupero di caduti: l’astensione dal lavoro spetta per 1 giorno se le operazioni si sono concluse in giornata e sono durate meno di 8 ore; invece, se le operazioni si sono concluse in giornata e sono durate più di 8 ore oppure sono andate oltre la mezzanotte del giorno di inizio, il diritto all’astensione dal lavoro riguarda sia il giorno in cui è cominciato l’intervento che quello successivo.
Dal punto di vista economico, detto che per il personale dipendente, previa presentazione di idonea documentazione giustificativa, nulla cambia, per i lavoratori autonomi occorre invece far riferimento a un importo di riferimento – individuato con apposito decreto ministeriale – che va poi diviso per 25 o 26 per ogni giorno di attività del volontario.
Ebbene, per l’anno in corso, a seguito di quanto previsto dal D.M. 8 maggio 2024, la misura di riferimento è pari a 2.331,80 euro; tale importo va poi diviso per 22 se l’attività di lavoro autonomo viene svolta per 5 giorni alla settimana, o per 26 se essa è svolta per 6 giorni alla settimana.
