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YouTube, un’opportunità da non perdere

Consigli per sviluppare al meglio la propria presenza sul canale video per eccellenza
Tutti conosciamo YouTube, e sappiamo quanto sia fondamentale il video come tipologia di contenuto per arrivare al largo pubblico. Basti pensare che, secondo l’ultimo report di We are social di Gennaio 2017, il social network dei video è il più utilizzato: si parla del 57% degli internauti italiani.
Se questo dato non fosse sufficiente a dimostrare l’importanza di YouTube, la stessa analisi riporta che il 33% di italiani guarda almeno un video al giorno utilizzando la rete.
Le imprese e i professionisti possono utilizzare questo social network per proporre contenuti sul proprio brand e sui servizi che offre. Grazie al programma di Google Adwords, è inoltre possibile creare campagne efficienti per promuovere i propri video agli utenti di YouTube ed eventualmente targettizzando gli annunci in base a diversi fattori: in precedenza, abbiamo visto quali sono i vantaggi del ricorrere a una strategia per i contenuti video su YouTube, e quali tipologie di formato sono messe a disposizione da Google Adwords.
 
Oggi vediamo alcuni consigli per ottimizzare il canale YouTube aziendale.
 
La prima cosa da fare è cercare di ottimizzare la SEO (Search Engine Optimization) per fare in modo che il video sia raggiungibile non solo attraverso le inserzioni a pagamento, ma anche tramite la ricerca organica. Non dimentichiamoci, infatti, che la funzione primaria di questo social network è quella di motore di ricerca video.
Inserire le giuste parole chiave all’interno del titolo, della descrizione e, soprattutto, del campo tag, è il primo passo. Le parole chiave migliori sono quelle che vengono cercate con più probabilità, ma è molto importante che siano pertinenti al video caricato.
 
A proposito dei titoli, è consigliabile inserire quelli che rispettano tre requisiti fondamentali:
1) la pertinenza del video, senza scadere in frasi “acchiappaclic” che incuriosiscono con malafede: un utente che visualizzerà il vostro video a causa di un titolo fuorviante si sentirà tradito e sarà portato a non darvi credibilità in futuro;
2) la sintesi: secondo le statistiche, i titoli di lunghezza inferiore a 70 caratteri hanno una maggiore percentuale di visualizzazione.
 
Curare il rapporto con i propri follower è importante su Facebook quanto su YouTube. Valgono dunque le stesse regole del social customer care: gentilezza, velocità, risolutività, familiarità e un pizzico di simpatia. Gli utenti non saranno mai soddisfatti dalle risposte preconfezionate, che arrivano dopo tanto tempo e che non portano un risultato concreto.
 
Inoltre, il profilo collegato al social network può essere anche utilizzato per rispondere nei commenti di altri video pertinenti: quella di YouTube è una community molto attiva, e i suoi membri amano navigare da un profilo all’altro per cercare nuovi contenuti. Aggiungere commenti e portare avanti una conversazione è un ottimo modo per farsi notare.
 
YouTube ha oltre un miliardo di utenti nel mondo: potrebbe essere una buona idea evitare di limitarsi soltanto al mercato italiano, soprattutto quando lo stesso social network mette a disposizione la possibilità di caricare i sottotitoli di lingue differenti. Non solo, ma è possibile anche inserire titoli in diverse lingue, proprio al fine di superare gli orizzonti nazionali.
 
È doveroso dare qualche ultimo consiglio sul contenuto che dovrebbe sempre essere il protagonista: dovrebbe raccontare una storia, essere coinvolgente ed emozionale. E dovrebbe essere una cosa che fa venire voglia di condividere con altri. Ricordiamoci anche che è nei primi 5 secondi che dovrebbe essere concentrato il fulcro del video, la promessa che spinge l’utente a continuare a vederlo. Infine, le interazioni possono essere migliorate inserendo delle miniature cliccabili all’interno (solitamente alla fine) del video.
 
 
Idee digitali è la nuova rubrica del portale Sistemiamo l’Italia, pensata con l’obiettivo di offrire agli studi professionali e alle PMI consigli utili su come utilizzare i social network e sfruttare le possibilità offerte dal web per migliorare la comunicazione digitale, apportando vantaggi alla propria professione.
A cura di Eggers 2.0.

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