Il controllo della marginalità delle commesse: opzionale o necessario?<\/h2>\n\n\n\n
INTERROGATIVI DELLA DIREZIONE AZIENDALE<\/strong><\/td><\/tr>
Quanto costa soddisfare i requisiti di ogni cliente? Le politiche commerciali dell’azienda e i prezzi applicati garantiscono redditività nel tempo? Ci sono margini di miglioramento nei processi produttivi che consentano di ridurre i costi pur garantendo la flessibilità richiesta dal mercato? <\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n
La domanda di fondo è: qual è il costo della flessibilità e dinamicità tecnico-produttiva che il mercato richiede rispetto ai benefici commerciali che ne derivano? È chiaro che il saper realizzare prodotti specializzati costituisce un punto di caratterizzazione sul mercato, ma può contemporaneamente diventare un punto critico qualora l’azienda non sia in grado di monitorare costantemente la redditività ottenuta delle singole commesse.<\/p>\n\n\n\n
Il controllo dei costi preventivi e consuntivi delle commesse<\/strong> costituisce quindi oggi uno strumento di gestione primario e<\/strong> necessario<\/strong> per conseguire due macro obiettivi aziendali:<\/p>\n\n\n\n
un obiettivo direzionale<\/strong> di controllo dei margini aziendali di periodo, al fine di migliorare l’efficacia delle politiche strategiche commerciali attuali e future dell’azienda;<\/li>
un obiettivo produttivo<\/strong> di controllo dei costi di produzione, finalizzato a migliorare continuamente l’efficienza produttiva dei vari reparti.<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Quello che nasce quindi come un obiettivo direzionale di controllo dei costi (la marginalità della commessa) diventa inevitabilmente un obiettivo produttivo di efficienza<\/strong>. La produzione non si può più limitare a progettare e produrre quanto venduto al cliente, ma deve costantemente misurare le proprie performance, intercettare le criticità e operare continui miglioramenti tecnici e di processo. E in questo contesto deve effettuare le verifiche di performance per singola commessa. <\/p>\n\n\n\n
Il sistema di controllo per commessa<\/h2>\n\n\n\n
ELEMENTI DI BASE<\/strong><\/td><\/tr>
Margine di commessa = (ricavi – costi) di commessa I costi si possono dividere in: - immediatamente attribuibili alla commessa - progressivamente attribuibili durante il processo produttivo (secondo vari criteri) I costi attribuibili durante il processo produttivo dipendono sia da elementi contabili sia da elementi gestionali\/produttivi Se il processo di produzione della commessa è di lunga durata (settimane, mesi) non basta rilevare i dati a fine produzione, ma occorre rilevarli progressivamente durante l’intero ciclo di vita della commessa<\/td><\/tr><\/tbody><\/table><\/figure>\n\n\n\n
Partiamo dal requisito di base: occorre monitorare la marginalità della singola commessa cliente.<\/strong> Quindi serve misurare costantemente e progressivamente nel tempo, durante l’intero ciclo di vita della commessa, ricavi (attesi ed effettivi) e costi (attesi ed effettivi) di ogni impianto\/macchinario venduto e realizzato.<\/p>\n\n\n\n
Il problema di fondo di un tale sistema di controllo<\/strong> è che è trasversale <\/strong>rispetto a tutti i processi aziendali<\/strong>. <\/p>\n\n\n\n
Ogni processo aziendale deve quindi essere in grado di monitorare e fornire dati per commessa<\/strong>, dalle vendite all'approvvigionamento, dalla produzione alla logistica di magazzino.<\/p>\n\n\n\n
Non solo: <\/p>\n\n\n\n
il dato deve essere rilevato con continuità\nnel tempo<\/strong>;<\/li>
per alcune tipologie di costo non basta il dato\ncontabile\/amministrativo, ma occorre integrare i dati contabili<\/strong> (la\nfattura di acquisto o gli stipendi del personale) con i dati gestionali<\/strong>\n(le quantità di materiali consumati o le ore lavorate).<\/li><\/ul>\n\n\n\n
Bisogna in sostanza integrare i processi<\/strong> aziendali (l’organizzazione) con gli strumenti<\/strong> per la raccolta e il controllo delle informazioni (il sistema contabile\/gestionale). Il tutto per singola commessa.<\/strong> Va da sé che serve a tal fine un sistema integrato, affinché i costi del monitoraggio dei dati <\/strong>non siano superiori ai benefici che si ottengono.<\/p>\n\n\n\n
Il processo e lo strumento da utilizzare diventano quindi una cosa sola, imprescindibile. Uno strumento corretto consente di passare dalla \"teoria\" del controllo alla \"messa in pratica\" del controllo, con dei costi gestionali del controllo stesso accettabili per l’azienda.<\/p>\n\n\n\n
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