Vino e digitale

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Dematerializzazione vitivinicola. Il punto di vista di Sistemi

Da gennaio ed entro il 30 aprile, le imprese vitivinicole dovranno adeguarsi al registro telematico: saranno, quindi, tenute a registrare tutte le operazioni di cantina per via telematica, attraverso il portale Sian – Sistema Informativo Agricolo Nazionale, e non più cartacea, come avveniva in passato.
Tre Bicchieri, il settimanale del Gambero Rosso, ha intervistato Massimo MariettaResponsabile Sviluppo Enologia, che racconta come Sistemi si è preparata a questo importante momento per supportare le imprese del vino.
“Quello del Mipaaf è un progetto ambizioso e complesso ed era prevedibile che lungo il cammino arrivassero diverse modifiche da apportare. Adesso i nuovi aggiornamenti hanno risolto una serie di criticità ma ne restano ancora di aperte. Per esempio, la gestione del pregresso per poter lavorare in continuità con quanto comunicato sul registro telematico fino ad ora. Ovviamente adeguare i software in poco tempo di per sé non rappresenta un problema, ma aggiornare i clienti in tempi brevi, nella fattispecie trenta giorni, potrebbe esserlo”.
E non è l’unica problematica emersa in questi mesi ai tavoli di confronto con tutta la filiera, così come ci ricorda lo stesso Marietta: “Il passaggio al registro telematico ha digitalizzato e messo in chiaro l’intera normativa italiana del vino, con tutte le casistiche possibili, tradotte in valori, codici, tabelle. Tutto fattibile dal punto di vista tecnico, più complesso l’aspetto interpretativo: si tratta di diffondere una nuova cultura normativa legata al vino, e non è una mera questione tecnica ma una questione applicativa che coinvolge anche consulenti enotecnici, associazioni di categoria e gli stessi enti istituzionali. Altro quesito a cui ad oggi è impossibile rispondere è cosa succederà con la prossima vendemmia: di fatto nessuno ha potuto testare il sistema durante il periodo di trasformazione del prodotto, che sarà la vera sperimentazione sul campo del registro telematico. I nostri software sono pronti, ma servirà verificare l’impatto sul Sian anche in quella fase”.
Qual è stato, invece, l’impatto della digitalizzazione sulle aziende vitivinicole e la loro risposta in questi mesi di adeguamento? “La risposta è stata in linea con le aspettative” dice Marietta.” Sistemi oggi ha oltre 500 clienti nel mondo vitivinicolo, ai quali propone una soluzione completa e modulare (Sistema Enologia),  con la possibilità di scegliere se acquisire solo la parte telematica, con un canone di utilizzo di poche decine di euro al mese, o attivare un progetto di informatizzazione più ampio che può riguardare la campagna, la cantina, la commercializzazione e l’amministrazione, con una spesa – va da sé – commisurata ai processi gestiti”.
“Con la dematerializzazione” conclude “vediamo un’interessante opportunità di supportare le aziende del vino nella riorganizzazione dei loro processi in ottica di maggiore efficienza. Questo ha rivitalizzato il mercato del software gestionale specializzato nel settore enologico: clienti di vecchia data hanno integrato la soluzione già in utilizzo con la nuova gestione dei telematici e molte aziende che utilizzavano software obsoleti hanno scelto di investire in una soluzione organizzativa integrata, come la nostra. Dall’altra parte si è mosso il mercato dei consulenti: anche loro hanno dovuto affrontare questo importante cambiamento, ed aggiornare gli strumenti di lavoro. Di fatto la dematerializzazione avvicina ancora di più queste figure professionali all’attività di cantina e a tutto il processo organizzativo e produttivo”
 

Intervista di “Tre Bicchieri“, il settimanale del Gambero Rosso a Massimo MariettaResponsabile Sviluppo Enologia
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