FAQ • Crisi di impresa

Assetti organizzativi: bilanciamento tra responsabilità e decisione

Parlando di assetti organizzativi assume rilevanza l’organigramma aziendale e le persone che ne prendono parte, ciascuna con i rispettivi ruoli. Affinché un assetto possa dirsi adeguato, ciascun membro dell’organizzazione deve essere responsabilizzato per le proprie mansioni?

In un’organizzazione aziendale, le posizioni ricoperte dai vari membri possono essere di tipo strategico-decisionale, direzionale-manageriale oppure esecutivo-operativo.

I membri dell’organizzazione che ricoprono posizioni di primo livello sono quelli che dettano le linee guida per il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa, siano essi di tipo quantitativo (fatturato, posizionamento nel mercato, produttività dei dipendenti, ecc.) che qualitativo (soddisfazione della clientela, miglioramento del clima organizzativo, ecc.). A seguire, vi sono i membri che ricoprono  posizioni di secondo livello, ovvero i manager, la cui principale attività è quella di tradurre gli obiettivi in attività operativa, organizzandopersone e mezzi di cui dispongono. Il terzo ed ultimo livello è rappresentato da coloro i quali sono chiamati a gestire l’attività operativa vera e propria dietro istruzioni degli organi direzionali.

Alla luce di ciò, il presupposto principale di ogni struttura organizzativa è che ciascun membro, in relazione al proprio ruolo e alle proprie mansioni, venga responsabilizzato per il proprio operato. Così come è importante che, limitatamente alla propria posizione, ciascuno dell’organizzazione sia messo nelle condizioni di attivare un processo decisorio avendo a disposizione una serie di leve decisionali idonee a dare risposte alla propria attività.

Pertanto, è indispensabile assegnare dei “poteri decisionali” e individuare delle “leve decisionali”, in relazione ai quali far emergere eventuali responsabilità di eventuali inadempimenti. Non è proficuo, infatti, colpevolizzare quel soggetto che, coerentemente al proprio ruolo, non abbia le competenze per gestire e decidere sul proprio operato. Occorre quindi garantire sempre un giusto equilibrio tra responsabilità sull’attività eseguita e leve decisionali utili a fornire risposte alle predette responsabilità.

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