Processo civile telematico

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Statistiche sul PCT a 3 anni dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà

Il Ministero della Giustizia ha recentemente pubblicato questo interessante quadro statistico sullo “stato dell’arte” del Processo Civile Telematico a 3 anni dall’entrata in vigore dell’obbligatorietà.
Oltre a dati positivi e confortanti come quelli sul numero di depositi telematici effettuati (dal luglio 2014 al giugno 2017 sono stati complessivamente depositati – da parte di Avvocati e altri Professionisti – 19.890.657 atti), dall’analisi emergono però anche statistiche meno apprezzabili, quale – ad esempio – quella relativa ai pubblici registri gestiti dal Ministero della Giustizia.
Il Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (alias ReGIndE) conta – al giugno 2017 – un numero complessivo di iscritti pari a 1.090.118, di cui Avvocati 255.318.
Elemento peculiare, però, è che solamente 239.688 dei 255.318 Avvocati sia censito con un indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Posto che, come è noto, solamente i soggetti che abbiano la propria PEC censita all’interno di detto registro possano effettivamente depositare, tale dato risulta di non facile comprensione ed interpretazione.
Sempre, poi, in materia di Pubblici Registri, si segnala lo sconfortante dato relativo al Registro PP.AA. che, ad oggi, continua ad annoverare unicamente 591 amministrazioni munite di indirizzo PEC. Decisamente troppo poche se si pensa al numero considerevole di notificazioni per via telematica che vengono giornalmente inviate dai Professionisti legati al mondo del Processo Civile.
Confortante, in chiusura, è invece il dato relativo al numero di atti introduttivi (diversi dai ricorsi per decreto ingiuntivo) che sono stati depositati telematicamente negli ultimi tre anni e che ammontano a ben 3.042.567; un numero considerevole che fa emergere con chiarezza come gli Avvocati si stiano sempre più orientando verso un procedimento integralmente digitalizzato.
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico

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