2.500 euro di tetto coinvolgendo i lavoratori
In via generale, sui premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, nonché sulle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, opera l’imposta sostitutiva del 10% fino a 2.000 euro l’anno. Ferma la misura dell’aliquota, l’importo agevolato aumenta del 20%, e sale quindi fino a 2.500 euro, nel caso in cui si sia in presenza del coinvolgimento “paritetico” dei lavoratori.
A tale riguardo, l’articolo 4 del decreto interministeriale dispone che tale incremento è possibile nel caso in cui i contratti collettivi aziendali o territoriali – stipulati con le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative – prevedano:
a) strumenti e modalità di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nella organizzazione del lavoro, da realizzarsi tramite un piano che stabilisca, a titolo esemplificativo, la costituzione di gruppi di lavoro – nei quali operano responsabili aziendali e lavoratori – finalizzati al miglioramento o alla innovazione di aree produttive o sistemi di produzione; e
b) strutture permanenti di consultazioni e monitoraggio degli obiettivi da perseguire e delle risorse necessarie, nonché la predisposizione di rapporti periodici che illustrino le attività svolte e i risultati raggiunti
Va evidenziato che, invece, non costituiscono strumenti e modalità utili ai fini di cui di cui sopra i gruppi di lavoro di semplice consultazione, addestramento e formazione. Della presenza di tale situazione va data evidenzia, in fase di compilazione del modulo da inviare alla DTL, nella sezione 7.
A cura di Alberto Bosco – Esperto di diritto del lavoro, Giuslavorista, Pubblicista de Il Sole24Ore. Consulente aziendale e formatore.