Vino e digitale

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In tempo di crisi investire sulle persone

Passata la crisi la velocità della ripresa dipenderà dalla qualità delle persone

Cosa fare quando gli ordini si azzerano? Come impostare la prossima vendemmia se i tuoi canali di vendita si sono fermati? E’ giusto produrre il 100% come se nulla stesse accadendo o devo già oggi limitare la produzione?

Sono queste alcune domande che gli imprenditori del vino si stanno facendo in questi giorni. Rispondere è difficile se non impossibile. La risposta dipende infatti dal tempo che sarà necessario per tornare alla normalità da un punto di vista sanitario e dal successivo tempo che dovrà inevitabilmente scorrere prima che riprendano le più elementari e normali abitudini di consumo. Più lungo sarà il primo periodo inevitabilmente molto più lungo sarà il secondo.

Ma anche quando i consumi saranno in ripresa tutto tornerà come prima? Il nostro prodotto tornerà ad essere presente sui tavoli delle famiglie, nei ristoranti e nei locali affollati?

Impossibile dare una risposta corretta. Ciò che è certo è che non sarà come prima. Qualcosa di nuovo cambierà le nostre consolidate abitudini in campagna, nelle cantine e nei mercati?

Il cambiamento richiede la disponibilità delle persone e questa disponibilità va cercata, suscitata e coltivata:

  • Cercata: come si scrutano i mercati alla ricerca di nuove opportunità e, come spesso accade, si insiste su mercati già maturi per trovare uno spiraglio per un solo piccolo ordine sperando poi in un copioso flusso di riordini, allo stesso modo dobbiamo cercare nelle persone che lavorano per noi ogni loro possibile talento, disponibilità, inventiva, capacità…. Perché insistiamo sui mercati che sappiamo già essere aridi per vendere anche solo un cartone di vino e sulle persone che lavorano per noi fatichiamo a superare limiti, impressioni, giudizi che diventano presto pre-giudizi? “L’ho già capito di che pasta è fatto quello lì, mi bastano 5 minuti per inquadrare una persona. Mi basta faccia quello gli chiedo e non mi aspetto nulla di più!”. Ci si stanca di cercare.
  • Suscitata: mi ripeto spesso la meravigliosa frase di Antoine de Saint-Exupery “Se vuoi costruire una nave, non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e a preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave.” Suscitare nelle persone la voglia di qualcosa di nuovo, una positività che non nasce da una fragile speranza futura ma dall’entusiasmo che già oggi può essere scoperto in tutti noi quando ci viene evocata una condizione più corrispondente al nostro desiderio di persone. I manuali di management la chiamano “Visione”, “Missione”. In questo periodo di “umanità ferita” la possiamo anche chiamare “Desiderio”. Mi suona meglio, mi muove meglio, mi suscita meglio!
  • Coltivata: nulla tiene se non è ostinatamente perseguito. Potremo dire che “la coltivazione sta alla bottiglia di vino come la formazione sta al successo aziendale”. Ogni processo di lavoro è attivato da persone, i processi generano prodotti che il mercato richiede, le vendite alimentano le nostre aziende. Un continuo susseguirsi di cicli di produzione e vendita che genera nel tempo il successo di una organizzazione.

 

Ma quali sono le attività su cui oggi, in tempo di COVID-19 è necessario formarsi?

Forniamo alcuni spunti di lavoro:

  • Partiamo dagli scenari che ci aspettano: cosa potrebbe accadere all’occupazione, alla liquidità, all’indebitamento aziendale, ai mercati di consumo, agli scenari finanziari mondiali? Ragionare sugli scenari allena la nostra capacità di adattamento ai profondi cambiamenti in atto. Immedesimarsi ora in situazioni che vivremo domani.
  • Quali sono gli interventi di Politica agricola comune sul mercato del vino e politiche le economiche pubbliche di intervento per le aziende vinicole? In un momento di mercati anomali serve essere supportati dal sistema. Come utilizzarne le risorse?
  • Da subito serve ridurre i costi e mettere in equilibrio i conti economici del 2020. Come attuare un budget in periodo di crisi?
  • Le scelte tecniche in vigna per ridurre i costi e razionalizzare la produzione. Come stimare il rapporto resa-commercializzazione? Come ridurre l’uso di prodotti fitofarmaci e costi intermedi?
  • Le scelte tecniche in cantina. Cosa produrre e per chi? Come prima? Come razionalizzare, come organizzare le risorse?
  • Le reti di vendita saranno da rivedere: quali nuovi strumenti commerciali? Come organizzare la vendita in assenza di spostamenti?
  • Il marketing del vino al tempo della pandemia. Come e cosa comunicare e attraverso quali strumenti?

 

Sarà nostra cura dare sviluppo a queste tematiche nei nostri prossimi interventi.



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