Se l’ispezione inizia prima che il contratto sia certificato…
L’effetto “scudo”, che la certificazione del contratto produce nei confronti dell’ispettore, ha indotto l’INL dapprima a intervenire per dissuadere le parti dal ricorrere a Enti bilaterali non abilitati (perché costituiti da Organizzazioni sindacali non aventi, per ciascuna parte, il requisito della maggiore rappresentatività in termini comparativi): in tal caso, infatti, come precisato nella circolare INL n. 4/2018, l’ispettore può procedere senza tener conto delle preclusioni tipiche dell’atto certificato, adottando ogni eventuale provvedimento sanzionatorio.
Al documento citato ha quindi fatto seguito la circolare 1 giugno 2018, n. 9, il cui contenuto – in relazione ai soli casi in cui la commissione non ha ancora certificato il contratto tra le parti – è stato riassunto nella tabella che segue.
INIZIO ISPEZIONE | EFFETTI |
Prima che le parti chiedano la certificazione del rapporto |
Se il datore inoltra la richiesta di certificazione solo dopo l’arrivo dell’ispettore, questi (appena ne viene a conoscenza) informa la Commissione perché sospenda la propria attività, svolge gli accertamenti previsti e, se lo ritiene opportuno, adotta i provvedimenti a lui attribuiti. |
Dopo che è stata presentata domanda di certificazione | Se la procedura di certificazione è stata avviata ma il procedimento non si è ancora concluso, non producendosi alcun effetto preclusivo verso le parti e i terzi, l’ispettore può svolgere la propria attività, informandone la Commissione: di solito, come previsto dai regolamenti delle varie commissioni, la certificazione viene sospesa in attesa degli esiti dell’ispezione. |
Nota Bene L’articolo 78 del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, prevede la possibilità, per le autorità pubbliche, di presentare osservazioni alla Commissione, delle quali va tenuto conto. |
In entrambe le ipotesi di cui sopra, una volta ultimata l’ispezione, il funzionario ne comunica gli esiti alla Commissione perché questa possa procedere in un senso o nell’altro.
A cura di Alberto Bosco – Esperto di diritto del lavoro, Giuslavorista, Pubblicista de Il Sole24Ore. Consulente aziendale e formatore