Lavoro e HR

Tempo di lettura:

Tempo di lettura:

Proroga al 31 dicembre 2024 per le causali individuali nei contratti a termine

Nel caso in cui il contratto collettivo non preveda le “condizioni” o” causali” che il datore è tenuto a indicare in talune ipotesi di stipulazione – ma anche proroga o rinnovo – di un contratto a termine, datore e dipendente possono individuarle di loro iniziativa: tale facoltà, inizialmente prevista solo fino al 30 aprile, è appena stata prorogata al 31 dicembre 2024.

L’articolo 19, co. 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, come modificato dall’articolo 24, co. 1, lettera a), del decreto legge 4 maggio 2023, n. 48 (convertito dalla legge 3 luglio 2023, n. 85), dispone che al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a 12 mesi. Esso può avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i 24 mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:

  • a) nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all’articolo 51 (si tratta dei contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria);
  • b) in assenza delle previsioni di cui alla lettera a), nei contratti collettivi applicati in azienda, e comunque entro il 30 aprile 2024, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti;
  • b-bis) in sostituzione di altri lavoratori.

La novità – dovuta alla circostanza che molti contratti collettivi nazionali (ma anche territoriali o aziendali) non hanno ancora disciplinato le cosiddette causali – consiste nel fatto che l’articolo 18, co. 4-bis, del decreto legge 30 dicembre 2023, n. 215 (convertito dalla legge 23 febbraio 2024, n. 18), dispone che il termine del 30 aprile è differito sino al prossimo 31 dicembre 2024, riconoscendo quindi ben 8 mesi in più. Tale recente modifica concede, quindi, più tempo sia alla contrattazione collettiva per intervenire a disciplinare le cosiddette causali, sia alle parti individuali per stipulare, prorogare e/o rinnovare un contratto a termine, inserendo le causali da loro stesse individuate in assenza di analoga previsione collettiva.

Link iscrizione multi rubrica