Fatturazione elettronica

Tempo di lettura:

Tempo di lettura:

Come fare la fattura elettronica al GSE

Con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica alla PA, anche i fornitori che emettono fatture al GSE devono adempiere a questa nuova modalità di fatturazione. In questo articolo verranno analizzate le modalità procedurali previste dal GSE e che dovranno essere seguite dai fornitori.

La società Gestore dei Servizi Energetici – GSE Spa è una società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e avente attività di “operare per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la qualifica tecnico-ingegneristica e la verifica degli impianti a fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento; riconoscere inoltre gli incentivi per l’energia elettrica prodotta e immessa in rete da tali impianti”. 
Accedendo al sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (www.indicepa.gov.it), è possibile verificare che anche il GSE rientra nell’elenco delle Amministrazioni Pubbliche aventi obbligo dal 31 marzo 2015 di accettare e pagare solo fatture elettroniche ricevute tramite lo SDI, ma diversamente dalle restanti PA, il processo di fatturazione elettronica messo in pista dal GSE è ben diverso.

Così come si evince dal documento “Istruzioni operative relative alle “Fatture Energy” datato 2 luglio 2015 e pubblicato sul sito istituzionale del GSE (www.gse.it ), la procedura di fatturazione riguarda i meccanismi di incentivazione e supporto alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, e in particolare:

  • Certificati Verdi e Tariffa Onnicomprensiva
  • Ritiro Dedicato
  • Tariffa Fissa Onnicomprensiva
  • Scambio sul posto
  • Certificati Bianchi
  • FER Elettriche

Con riguardo poi al processo di fatturazione elettronica che i fornitori del GSE devono seguire, e che è diverso rispetto alle restanti Pubbliche Amministrazioni, lo possiamo riassumere nei seguenti passaggi chiave:
1 – Accedere al portale ed inserire “numero” e “data” della fattura
I fornitori devono accedere alla sezione inerente la fatturazione presente nei singoli portali e completare la proposta di fattura già redatta dal GSE, inserendo solamente il “numero” e la “data” della fattura elettronica;
2 – Emissione “per conto” della fattura elettronica da parte del GSE
Dopo che il fornitore ha inserito il “numero” e la “data”, il GSE emetterà “per conto” del fornitore la fattura elettronica, secondo il tracciato e le modalità previsti dalla normativa di riferimento. In sostanza quindi, sulla fattura elettronica generata in formato XML verrà apposta la firma digitale di una persona fisica del GSE, e la suddetta fattura elettronica sarà emessa dal cliente per conto del fornitore;
3 – Trasmissione da parte del GSE della fattura XML al SDI
Dopo che la fattura elettronica è stata firmata digitalmente, la stessa viene dal GSE trasmessa al SDI, e quindi il GSE svolge anche un’attività di trasmissione della fattura elettronica;
4 – Comunicazione al fornitore di avvenuta trasmissione
Dopo che la fattura elettronica è stata trasmessa al SDI, il fornitore riceverà una email di notifica attestante appunto che la fattura elettronica è stata trasmessa al SDI,
5 – Trasmissione andata a buon fine ed accesso al “Fascicolo elettronico”
Qualora la trasmissione allo SDI sia andata a buon fine, il fornitore accedendo alla sezione di fatturazione del portale di riferimento, potrà accedere al “fascicolo elettronico” e scaricare i documenti messi a disposizione dal GSE, e cioè il file XML della ricevuta di consegna arrivato dal Sistema di Interscambio e il file XML, in versione p7m, della fattura elettronica;
6 – Trasmissione non andata a buon fine ed accesso al “Motivo di scarto”
Qualora la trasmissione non sia andata a buon fine, e quindi il GSE ha ricevuto dal SDI una notifica di scarto, il fornitore accedendo alla sezione di fatturazione del portale di riferimento, potrà trovare la motivazione dello scarto nella colonna “Motivo scarto”. A seguito del suddetto rifiuto, il fornitore dovrà rettificare la fattura elettronica dopodichè il GSE pubblicherà una nuova proposta di fattura, che come già visto dovrà essere compilata in parte dal fornitore;
7 – Conservazione digitale della fattura elettronica ad opera del fornitore
Accedendo alla sezione di fatturazione del Portale di riferimento, il fornitore dovrà accedere al “fascicolo elettronico”, scaricare la fattura elettronica in formato XML (avrà estensione .p7m), dopodichè dovrà conservarla in digitale secondo le disposizioni normative di cui al DMEF 17 giugno 2014 e DPCM 3 dicembre 2013. Va infatti rilevato, che ad oggi il GSE ha semplicemente trasmesso le fatture elettroniche al SDI, ma non ha svolto alcun servizio di conservazione digitale delle fatture elettroniche trasmesse.
Va infine ricordato che se il fornitore che emette fatture elettroniche alla PA non intende conservare in formato digitale le altre fatture emesse, dovrà necessariamente istituire due sezionali, così come anche suggerito dal GSE: “Si ricorda che le fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione (c.d. “Fatture PA”) devono essere caratterizzate da una numerazione progressiva separata rispetto a quella utilizzata per le fatture cartacee”.

Link iscrizione multi rubrica