FAQ • Lavoro e HR

Cosa accade al licenziamento comminato il 17 e 18 maggio 2020?

Il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, ha previsto il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo dal 17 marzo al 16 maggio 2020. In seguito, il decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. decreto “rilancio”) ha innalzato tale periodo a 5 mesi, estendendolo sino al prossimo 17 agosto 2020. Si è quindi creato un “vuoto normativo” di 2 giorni – domenica 17 e lunedì 18 maggio – in cui, di fatto, non era proibito recedere dal contratto. Deve quindi ritenersi che il datore che sia riuscito, in quei 2 giorni, a comunicare effettivamente il licenziamento al dipendente, esentandolo dal preavviso – ferma restando la possibilità di revocarlo per maggior sicurezza – abbia agito correttamente.

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