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Analisi e reportistica sui social

Come creare un social media report efficace.

 
Uno dei numerosi vantaggi di iniziare una strategia di marketing basata su attività digital, a differenza dell’advertising tradizionale, consiste in una misurazione precisa del ritorno del proprio investimento.
Copertura organica e a pagamento, engagement, portata, impressions sono tutte metriche utilizzate dai social network per valutare le performance dei contenuti pubblicati dalle aziende.
Per interpretare correttamente questi dati è fondamentale prestare attenzione a una delle fasi più importanti e delicate di una social media strategy: la fase di monitoraggio, che si conclude, nella maggior parte dei casi, con la creazione di un documento che esponga in maniera chiara il raggiungimento degli obiettivi della campagna, il social media report.
Il primo passo per fare un buon monitoraggio è conoscere le principali metriche utilizzate dai social network, che potrebbero essere differenti da canale a canale. Ecco di seguito le metriche più comuni:

  • copertura o portata organica di un post equivale al numero di persone a cui sono stati mostrati i post della propria pagina. Mentre la copertura a pagamento equivale al numero di persone a cui sono stati mostrati i post sponsorizzati.
  • Engagement è la metrica che misura quanto il post ha coinvolto gli utenti spingendoli ad interagire con i contenuti proposti.
  • Con il termine Impressions ci riferiamo al numero totale di volte in cui il post è stato visualizzato, considerando che un utente può visualizzare il post più di una volta.

Dopo aver analizzato i dati provenienti dal monitoraggio e aver scelto le metriche più appropriate per misurare le performance della propria campagna, possiamo procedere con la creazione del social media report.
All’interno di un social media report ogni dato ha la sua particolare rilevanza. ll report di una strategia social deve contenere solo i dati che rappresentano le informazioni utili a dimostrare il raggiungimento dell’obiettivo, per questo motivo anche la scelta delle metriche adeguate è di fondamentale importanza.
In base alla tipologia di campagna che si analizza, il social media report può essere di tre tipi:

  • report periodico: è la tipologia più comune e serve per monitorare l’andamento delle campagne e i progressi della propria strategia. Solitamente, il report periodico ha una frequenza mensile ed è particolarmente utile per misurare le campagne di influencer marketing di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.
  • Report una tantum: necessario per studiare una campagna mirata ad un obiettivo a breve termine e specifico come il lancio di un prodotto o la promozione di un evento. In questo caso le metriche utilizzate potrebbero essere il numero di vendite registrate nel periodo della campagna o il numero di biglietti venduti per un evento.
  • Report di ricerca: è un report di previsione. Grazie ai dati provenienti dalla fase di monitoraggio si possono studiare i trend che coinvolgono i fan della propria azienda. I trend possono essere utilizzati per sviluppare nuove campagne mirate su argomenti specifici.

Fortunatamente, esistono anche dei tools online che possono aiutare le aziende nella creazione di un social media report. Uno di questi strumenti, ad esempio, è Hootsuite di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo.
I report prodotti da questi tool sono molto generali ma possono dare una visione complessiva dell’andamento e del raggiungimento degli obiettivi delle campagne della vostra azienda.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Idee digitali è la nuova rubrica del portale Sistemiamo l’Italia, pensata con l’obiettivo di offrire agli studi professionali e alle PMI consigli utili su come utilizzare i social network e sfruttare le possibilità offerte dal web per migliorare la comunicazione digitale, apportando vantaggi alla propria professione.
A cura di Eggers 2.0.

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