Certamente. Visto che il “domicilio digitale” rappresenta l’indirizzo “virtuale” dove ricevere atti o avvisi tributari, e quasi sempre coincide con l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) del contribuente o del professionista...
La legge prevede che il domicilio digitale rappresenti un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, valido ai fini delle comunicazioni...
Sì, dato che in caso di mancata ricezione della fattura entro il 2° mese successivo a quello di effettuazione dell’acquisto intracomunitario, l’operazione deve essere regolarizzata trasmettendo al sistema di interscambio l’autofattura d...
No, dato che entro i tre mesi successivi al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi (6 mesi per il solo 2019), le scritture contabili devono essere conservate, in modalità cartacea oppure digitale. L’art.7, comma ...
No, dato che il sigillo digitale consente di garantire l’origine e l’integrità del documento informatico su cui è apposto, mentre per sottoscrivere un contratto è necessario usare per esempio la firma digitale che consente appunto al fi...
No, il file PDF del libro inventari deve essere firmato digitalmente dall’imprenditore, così come previsto dal terzo comma, dell’ art.2217 del codice civile. Il conservatore esterno provvederà invece ad apporre il proprio sigillo ...
No, dato che solo un sistema di conservazione digitale a norma è in grado di assicurare le garanzie di autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità. È necessario quindi che le fatture elettroniche siano conservate...
A norma dell’art.9, primo comma, decreto legislativo 471/1997, "Chi non tiene o non conserva secondo le prescrizioni le scritture contabili, i documenti e i registri previsti dalle leggi in materia di imposte dirette e di imposta sul va...