Lavoro e HR

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Il Consulente del Lavoro: un professionista in transizione.

Dall’Amministrazione alla Gestione delle Risorse umane.
Il Consulente del Lavoro svolge una serie di compiti legati all’amministrazione del personale: è  suo compito occuparsi degli aspetti relativi all’elaborazione dei cedolini e dei criteri di retribuzione, della gestione delle attività contabili, assicurative, previdenziali ed assistenziali, oltreché  della gestione del rapporto di lavoro dei lavoratori con l’azienda e, dell’azienda con le pubbliche istituzioni.
A queste attività tradizionali, si sono aggiunte nuove aree di attività possiamo quindi definire il  Consulente del lavoro una professione in transizioneda esperto in amministrazione del personale in specialista in gestione risorse umane.
La gestione delle risorse umane affidata al Consulente del Lavoro è fondamentale per favorire lo sviluppo dei processi economici aziendali, la produttività ed anche (soprattutto) per sgravare i datori di lavoro da compiti legati alla gestione dei rapporti, spesso conflittuali, con i propri dipendenti, il Consulente del Lavoro svolge oggi una funzione chiave per l’impresa, in quanto in grado di erogare servizi  di consulenza con competenze specifiche.
I servizi offerti dai Consulenti del Lavoro spaziano dalla ricerca e selezione del personale fino all’analisi dell’ambiente di lavoro interno e delle relative retribuzioni. Ma quali sono gli elementi che trasformano  la gestione delle HR in un’opportunità di evoluzione per il consulente?
Da una ricerca del 2016 svolta dal Politecnico di Milano risulta che circa il 60% delle aziende del campione analizzato vede come sfida futura i cambiamenti nei modelli di organizzazione del lavoro, il 55% lo sviluppo di cultura e competenze digitali e il 45% la ricerca e sviluppo di nuovi ruoli e competenze.
Il Consulente del Lavoro: un professionista in transizione.
In particolare, la gestione delle politiche  retributive è uno degli ambiti  di approfondimento più interessanti in prospettiva per il Consulente del Lavoro che desidera acquisire un  ruolo strategico nella relazione con il cliente; quest’ultimo, infatti, è alla ricerca di soluzioni volte a  ottimizzare sia il costo del lavoro sia la produttività e orientamento alle performance del personale aziendale.
Proprio la gestione delle politiche retributive, é  uno degli ambiti in cui le attività del CDL saranno maggiormente richieste,  infatti,   se da una parte è chiaro che la gestione delle Risorse Umane non può prescindere dall’impostazione di sistemi di retribuzione legati alle performance, dall’altro siamo circondati da  sistemi incentivanti mal disegnati,  che si sono trasformati nel tempo in “retribuzioni straordinarie ordinarie”.  Si pensi solo al fraintendimento sull’utilizzo del termine MBO  (management by objectives) che non è,  e non dovrebbe essere,  l’equivalente di un premio individualmente riconosciuto,  in quanto si tratta di una metodologia di definizione degli obiettivi tra lavoratore  e manager mediante la definizione di tempi, mezzi e parametri di valutazione necessari  per il conseguimento degli obiettivi stessi, con periodici  controlli e tentativi di riequilibrio.  L’analisi qualitativa degli obiettivi assegnati in alcune realtà aziendali, evidenzia come nei target di retribuzione variabile si trovino obiettivi , il più delle volte, di base  che sono parte integrante del “mansionario” del lavoratore, per il quale lo stesso riceve già una retribuzione. Con il risultato che il rapporto contrattuale tra le parti, basato sullo scambio “tempo/stipendio”, ha una duplicazione nel bonus.
In questo contesto, il ruolo dei Consulenti del Lavoro diventa strategico per quelle imprese che approcciano  seriamente temi di compensation e, salari vs. prestazioni.  In questo scenario, il ruolo del Consulente del lavoro é quello di un partner che, con una consulenza strategica e operativa, contribuisce a definire la struttura dei sistemi di incentivazione e retribuzione variabile, garantendone l’efficacia e la sostenibilità nel tempo.
Per sintetizzare il Consulente del Lavoro, esperto in risorse umane:

  • Definisce il numero di risorse necessarie all’azienda ed i singoli profili utili
  • Predispone tutte le procedure di ricerca e selezione di nuove risorse, affiancando i responsabili aziendali durante il processo selettivo
  • Gestisce i rapporti con le rappresentanze sindacali
  • Monitora il rapporto tra il rendimento e la soddisfazione delle singole risorse, con particolare attenzione al rapporto tra funzione svolta e salario percepito
  • Valuta eventuali interventi di riorganizzazione e redistribuzione delle risorse aziendali

Il Consulente del Lavoro che si occupa di  risorse umane è un professionista  le cui competenze spaziano dall’economia e gestione aziendale fino alla psicologia e comunicazione, una professione che copre a 360° tutte le esigenze legate all’amministrazione  e gestione delle risorse umane.  Un profilo lavorativo fondamentale per ogni azienda, che mette in relazione necessità produttive aziendali con i rendimenti delle risorse impiegate attraverso un monitoraggio costante dei fabbisogni dei lavoratori.
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Fonti: Ricerca 2016 – Osservatorio HR Innovation Practice- Politecnico di Milano: Obiettivi e sfide della Direzione HR nel 2016
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