Processo civile telematico

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Processo Civile Telematico – Interruzione dei servizi

Con nota del 17 gennaio 2017 il Ministero della Giustizia ha annunciato uno stop ai servizi telematici legati al PCT, a partire dal 20 gennaio prossimo, al fine di permettere l’installazione di modifiche correttive al sistema.
Tale nota (consultabile integralmente a questo link) sottolinea come il fermo dei sistemi si verificherà a partire dalle ore 17.00 del 20 gennaio e potrebbe protrarsi sino alle ore 8.00 del 23 gennaio, benché il Ministero auspichi un riavvio completo già per la giornata del 21 di gennaio.
In virtù di tale interruzione dei servizi informatici del settore civile, non sarà possibile:
 

  • “La consultazione e l’implementazione dei registri di cancelleria;
  • L’aggiornamento (anche da fuori ufficio) della consolle del magistrato;
  • Il deposito telematico di atti e provvedimenti da parte dei magistrati;
  • Tutte le funzionalità del portale dei servizi telematici;
  • Tutte le funzioni di consultazione da parte dei soggetti abilitati esterni;
  • I pagamenti telematici.”

 
E’ comunque da sottolinearsi come i servizi legati alla posta elettronica certificata, per lo meno in fase di prima ricezione della busta, non siano direttamente gestiti dal c.d. “Sistema Giustizia” e pertanto non subiranno alcun tipo di disservizio.
Qualora, quindi, fosse comunque necessario effettuare un deposito telematico all’interno dell’arco temporale sopra emarginato, sarà in ogni caso possibile procedere all’invio della busta digitale.
Unica conseguenza diretta di un deposito durante il periodo di fermo sarà legata alla generazione e ricezione delle ricevute del deposito de quo, che produrrà unicamente le prime due PEC, ossia, la Ricevuta di Accettazione e la Ricevuta di Avvenuta Consegna che, in ogni caso, basteranno ai fini della prova di un tempestivo invio (a patto che, logicamente, la seconda delle due venga generata entro le ore 24.00 dell’eventuale giorno di scadenza).
In tale ultima ipotesi, quindi, il deposito sarà comunque correttamente e tempestivamente effettuato con la generazione della seconda ricevuta ed unico vero e proprio disservizio sarà rappresentato dalla mancata ricezione della terza PEC (ossia i controlli automatici), che verrà inoltrata al mittente solo al momento del riavvio dei servizi del Sistema Giustizia.
 
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico

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