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Specifiche tecniche del Processo Amministrativo Telematico

Lo scorso 21 marzo 2016, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n° 40 del 16 febbraio 2016 (il cui testo integrale è reperibile a questo indirizzo:
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2016/03/21/16G00050/sg), recante le regole e specifiche tecniche per l’attuazione del processo amministrativo telematico.
Tale decreto, entrato in vigore lo scorso 5 aprile 2016, detta le regole tecnico-operative di cui all’art. 13 delle disposizioni di attuazione del Codice del Processo Amministrativo per la realizzazione del processo amministrativo telematico (c.d. PAT) e rappresenta, quindi, l’ultimo passo necessario all’effettivo avvio della procedura di deposito telematico in ambito amministrativo.
L’effettivo avvio del PAT è fissato per il prossimo 1° luglio 2016 e sarà strutturato in modo sostanzialmente diverso dalle procedure telematiche ad oggi già esistenti (Processo Civile Telematico e Processo Tributario Telematico), da un lato, perché gli atti oggetto di deposito dovranno essere sottoscritti esclusivamente con firma “PADES” (attualmente il PCT prevede indifferentemente l’utilizzo di firme PADES oppure CADES, quest’ultime recanti l’estensione .p7m), dall’altro, perché tale deposito non avverrà tramite la redazione di una busta telematica crittografata ma attraverso il caricamento diretto dei file sul c.d. “Portale Avvocato”, presente sul sito: https://www.giustizia-amministrativa.it.
L’upload de quo, infine, dovrà essere preceduto dalla redazione di appositi formulari denominati: “ModuloDepositoRicorso” (per il ricorso introduttivo) e “ModuloDepositoAtto” (per gli atti successivi) reperibili sul medesimo portale.
Indubbiamente, anche alla luce delle sostanziali differenze fra le varie procedure telematiche ideate dal legislatore, il PAT sarà portatore di importanti novità nell’ambito della Giustizia Amministrativa.
A cura di Luca Sileni – Avv.to iscritto all’ordine di Grosseto referente informatico dell’ODA di Grosseto e Segretario del Centro Studi Processo Telematico.

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