Le nuove assunzioni agevolate in agricoltura
Concesse agevolazioni anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato in agricoltura (con esclusione dei contratti di apprendistato), ma con regole diverse rispetto alla generalità dei datori di lavoro. Infatti, nei limiti degli stanziamenti previsti nella legge di stabilità, l’esonero per 36 mesi dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, nel limite massimo di un importo pari a 8.060 euro su base annua, per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, decorrenti dal 1° gennaio 2015 ed effettuate non oltre il 31 dicembre 2015, non opera per i datori di lavoro del settore agricolo per i lavoratori che nel 2014:
- siano risultati occupati a tempo indeterminato;
- siano stati occupati a tempo determinato ma che risultino iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate di lavoro non inferiore a 250.
Anche in questo caso, le risorse finanziarie non sono illimitate e, anzi sono contenute in 2 milioni di euro per l’anno 2015, 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, 11 milioni di euro per l’anno 2018, e 2 milioni di euro per l’anno 2019. La norma prevede espressamente che l’incentivo è riconosciuto dall’INPS in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e, nel caso di insufficienza delle risorse sopra indicate, valutata anche su base pluriennale con riferimento alla durata dell’incentivo, l’istituto non prende in considerazione ulteriori domande, fornendo immediata comunicazione anche attraverso il proprio sito internet
A cura di Alberto Bosco – Esperto di diritto del lavoro, Giuslavorista, Pubblicista de Il Sole24Ore. Consulente aziendale e formatore