Certamente. Visto che il “domicilio digitale” rappresenta l’indirizzo “virtuale” dove ricevere atti o avvisi tributari, e quasi sempre coincide con l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) del contribuente o del professionista...
Avvisi di accertamento e cartelle di pagamento fiscali ai blocchi di partenza: infatti, dopo molteplici interventi normativi registrati tra il 2020 e il 2021, è ormai il turno di tutti gli atti i cui termini di decadenza ricadevano nel p...
La legge prevede che il domicilio digitale rappresenti un indirizzo elettronico eletto presso un servizio di posta elettronica certificata o un servizio elettronico di recapito certificato qualificato, valido ai fini delle comunicazioni...
Sì, dato che in caso di mancata ricezione della fattura entro il 2° mese successivo a quello di effettuazione dell’acquisto intracomunitario, l’operazione deve essere regolarizzata trasmettendo al sistema di interscambio l’autofattura d...
No, dato che entro i tre mesi successivi al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi (6 mesi per il solo 2019), le scritture contabili devono essere conservate, in modalità cartacea oppure digitale. L’art.7, comma ...
Normative vigenti e chiarimenti su problemi di ordine pratico relativi al deposito facoltativo degli atti telematici presso la Suprema Corte di Cassazione in un unico testo a cura della Fondazione Italiana per l’Innovazione Forense. A s...
A decorrere dal 31 marzo 2021 è possibile depositare telematicamente – in via facoltativa – atti giudiziari presso la Suprema Corte di Cassazione. Come è noto tale facoltà, almeno stando alla normativa attuale, sarà permessa solo fino al...
No, dato che il sigillo digitale consente di garantire l’origine e l’integrità del documento informatico su cui è apposto, mentre per sottoscrivere un contratto è necessario usare per esempio la firma digitale che consente appunto al fi...