Un documento può essere considerato “digitale”, non solo se è stato redatto e formato con idonei applicativi software, ma anche se è frutto dell’acquisizione della copia per immagine o della copia informatica di un documento analogico. ...
Il Processo Telematico Tributario (PTT), diventato obbligatorio dal 1° luglio 2019, semplifica gli adempimenti del processo tributario per professionisti e contribuenti.
A partire dalla notifica dei ricorsi e dei reclami a mezzo posta elettronica certificata (PEC) sino al deposito telematico di atti e documenti che formeranno il fascicolo processuale, il risparmio di tempo e la certezza del buon esito dei procedimenti processuali rappresentano un rilevante valore aggiunto per avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro alle prese con la difesa del contribuente.
Le nuove regole, sancite dall’emanazione del D.M. MEF n. 163/2013 e del Decreto D.G. Finanze del 4 agosto 2015, derivanti dai principi generali sanciti dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) – D. Lgs. n. 82 del 2005 – chiamano dunque Giudici, Professionisti, Enti impositori e personale delle Commissioni Tributarie a misurarsi con le disposizioni del “mondo digitale”.
In questo contesto la giurisprudenza tributaria avrà un ruolo primario sia nella prima interpretazione di queste regole sia, col tempo, nel suo assestamento definitivo.
In questa rubrica cerchiamo di mettere a fuoco gli aspetti di maggiore rilievo, tanto normativi quanto procedimentali in tema di Processo Telematico Tributario e di fornire risposte puntuali ai dubbi ricorrenti di natura pratica.